Scandalo prosciutti crudi: erano stati spacciati come vero Prosciutto di Parma o San Daniele
È un vero e proprio scandalo, quello che è emerso nelle ultime ore in merito al fatto che, secondo le ultime notizie che emergono da una recente indagine su alimentazione e cibo, 300mila prosciutti sarebbero stati sequestrati e 140 allevamenti posti sotto inchiesta dalla Procura di Torino a causa del fatto che si trattava di prosciutto non di Parma o San Daniele ma spacciato per tale.
La notizia ha quasi dell’incredibile, ma in una società in cui spesso avviene che aziende cerchino di frodare il consumatore ai suoi danni, in realtà è molto più credibile di quanto possa sembrare. Delle aziende che sono state accusate di frode in commercio – e che avevano quindi spacciato il prosciutto come San Daniele o di Parma – alcune hanno ammesso il danno ed hanno così permesso che venissero dissequestrati i prodotti, riproponendosi di venderli come semplici prosciutti crudi.
Quel che è davvero grave è che questa situazione è, in fondo, abbastanza esaustiva anche per molte altre tipologie di cibo che quotidianamente viene spacciato, in Italia, per produzione doc, ma che in realtà non lo è affatto. Vino, formaggio, pasta, salsa di pomodoro, e molto altro.