Cosa succede se riceviamo il Canone Rai in bolletta ma siamo esenti
C’era decisamente da immaginarselo. Il canone Rai in bolletta è arrivato anche a chi non è detentore di un apparecchio televisivo: in fondo, la presunzione di possesso del contribuente è un dato di partenza che era stato spesso comunicato da quando è stato modificato il metodo di pagamento del Canone Rai, non più tramite invio del bollettino cartaceo ma direttamente nella bolletta della luce. Si parte dalla presunzione di possesso del televisore perché si dà per scontato che chiunque abbia un contratto elettrico sia anche in possesso di un apparecchio atto a trasmettere film e programmi televisivi.
Pertanto, per non pagare il Canone Rai in bolletta occorre presentare richiesta di esenzione compilando un apposito modulo facilmente rintracciabile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Ma cosa succede se, pur avendo compilato il modulo di richiesta di esenzione, riceviamo comunque il canone Rai in bolletta?
Il caso è abbastanza particolare, ma facile da comprendere. Con tutte le novità che lo accompagnano, non bisogna meravigliarsi che le cose si siano un po’ inceppate. Lo dichiara anche l’Unione dei Consumatori, che sostiene: “Non era difficile prevedere che qualcosa si sarebbe inceppato. Consumatori che hanno dichiarato di non avere la tv o che il canone andava pagato su un’altra utenza elettrica, si sono ritrovati, rispettivamente, uno e due canoni Rai in bolletta”. Cosa fare, allora?
Se abbiamo ricevuto il Canone televisivo in bolletta – con il rincaro di 70 euro – ma sappiamo di non dover pagare questi soldi, non è necessario pagare per poi chiedere il rimborso. Basta semplicemente ignorare, e pagare solo la parte relativa alla fatturazione: è quanto ha sostenuto la stessa Agenzia delle Entrate in un post su Facebook.