In un attentato in Yemen, nella capitale Aden, hanno perso la vita dodici persone tra le quali anche quattro suore “missionarie della carità”, l’ordine fondato da Madre Teresa da Calcutta. Il Santo Padre, nell’apprendere la notizia, si è detto profondamente addolorato e amareggiato per questo ennesimo delitto. A compiere l’attentato sarebbero stati dei fondamentalisti islamici, che sono particolarmente forti nel Paese arabo, da molti ritenuto uno dei Paesi fiancheggiatori dei gruppi terroristici prima di Al Qaeda e ora dell’Isis.
Il Papa ha auspicato che le coscienze risorgano e che si giunga a porre fine a questi atti disumani. Tutto questo accade mentre nel nostro Paese si dichiarano discriminatorie leggi tendenti a porre sotto maggiore controllo le “moschee selvagge”, al fine di dare maggiore sicurezza e prevenzione contro atti terroristici nella nostra Italia.
Nei giorni scorsi i servizi segreti italiani avevano alzato la bandierina di allerta verso possibili atti terroristici eclatanti nello stile Parigino, derivante dal rischio di ingresso di terroristi soprattutto dalle rotte balcaniche ma anche attraverso “passaggi” operati da persone senza scrupolo particolarmente nel Brindisino. Fatti come questo di oggi necessariamente sollevano dubbi sull’opportunità di tanto buonismo contro tanta efferatezza.