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Assicurazioni scatola nera, i risvolti dell’installazione

Assicurazioni scatola nera, contrastare le frodi. Ecco il funzionamento

Le polizze assicurative in Italia, al giorno d’oggi sono abbastanza costose. Il problema è derivante soprattutto dal fatto che nel nostro paese vi sono comunque specifiche problematiche legate all’elevato numero di incidenti, che si configurano in particolare nel Sud Italia. Infatti, il costo delle assicurazioni è più elevato in zone come Napoli e la Calabria, mentre il Nord è meno colpito, statisticamente parlando, dai costi elevati.

Uno dei metodi che potrebbe consentire anche una diminuzione del costo delle polizze è l’introduzione delle scatole nere: infatti, questi meccanismi possono aiutare a raccogliere informazioni importanti sugli orari, ma anche sulla posizione e su altre indicazioni come dinamica incidenti e velocità a cui il veicolo andava al momento dell’incidente. Per questo motivo, rappresentano anche un’indicazione utile per punire i truffatori e coloro che inscenano falsi sinistri.

Ma è possibile che le scatole nere installate sui veicoli – non dimentichiamo che l’Italia in particolare presenta circa 4,5 milioni di auto su cui sono implementate – abbiano anche dei risvolti negativi? E qual è il rovescio della medaglia? Secondo quanto indicato da Quattroruote, ancora oggi vi sono delle carenze dal punto di vista tecnologico: non è sempre possibile fare riferimento alla lettura dei dati che vengono registrati. In qualche caso potrebbe quindi accadere che le scatole nere rappresentino una effettiva controindicazione.

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