Axa contro tabacco: il gruppo assicurativo Axa – che dal lontano 1817 opera nel settore della protezione assicurativa offrendo ai suoi clienti un servizio di protezione e di consulenza diversificate – ha preso la sua decisione di non continuare ad investire nel settore del tabacco. Che il fumo fosse un settore in calo era abbastanza noto e risaputo già qualche anno fa, ma la decisione di uno dei gruppi assicurativi più importanti ed ‘anziani’ di disfarsi di ogni azione ed investimento nel settore del tabacco è una notizia che fa riflettere.
L’amministratore delegato del gruppo, Thomas Buberl, si è espresso parlando soprattutto del costo del fumo, non solo economico, ma anche umano. Il prezzo che le persone devono pagare in fatto di salute e benessere è un prezzo troppo elevato ed è per questo motivo che Axa decide di fare inversione di marcia e di invertire la tendenza.
Oltre a bloccare ogni investimento nuovo in bond dell’industria del fumo e del tabacco, il gruppo assicurativo ha anche deciso di vendere tutte le azioni del settore: si parla di circa 200 milioni di euro in azioni, per attività di 1,8 miliardi di euro.
“Il costo umano del tabacco è tragico, il suo costo economico è enorme”: così ha parlato l’amministratore delegato del gruppo, aggiungendo che, specialmente nelle zone in via di sviluppo, i dati negativi in merito alle azioni del fumo contro la salute sono destinati ad aumentare e che non ha più senso puntare in un settore che non comporta nulla di benefico.