Battaglia 1 maggio: proteste per aperture di negozi e supermercati, ma imprese sostengono sia giusto tenere aperto
La battaglia prosegue, tra coloro che ritengono che sia giusto continuare ad offrire alla popolazione la possibilità di fare la spesa e fare acquisti anche durante il giorno del 1 maggio appena trascorso, e chi invece sostiene che il 1 maggio, la giornata che per tradizione è dedicata al riposo dal lavoro e la Festa dei Lavoratori, vada rispettato per quel che è.
Ed anche quest’anno sono state snocciolate le statistiche in merito. Stando a quanto è pertanto emerso dalle indagini e dalle ricerche di Federdistribuzione, ben il 49% dei negozi, in Italia, sarebbe rimasto aperto anche nella giornata che per tradizione, invece, più di molte altre sarebbe dovuta esser dedicata al riposo dal lavoro. Nessuna regolamentazione, nessuna legge efficace, quindi, anche secondo Confesercenti, mentre le imprese sostengono che chiudere sarebbe stato un danno importante ed in qualche modo anche irreversibile per il Paese. E sono stati soprattutto i negozi di alimentazione, come supermercati e grossi centri di distribuzione, a rimanere aperti durante il giorno che, al contrario, avrebbe dovuto lasciare ai lavoratori il giusto riposo.
Saracinesche abbassate solo per Esselunga, Coop e Ikea. I dibattiti, comunque, continuano.
