Cosa fare in caso di situazioni controverse e bollette pazze
Ci siamo: è la resa dei conti per il canone Tv che, dal 1 luglio di quest’anno, non dovrà più essere pagato attraverso il classico metodo del bollettino postale ad inizio anno, ma verrà inserito nelle bollette dell’utenza elettrica residenziale, partendo dal presupposto di possesso dell’apparecchio televisivo.
E qualora il contribuente non fosse in possesso del televisore, l’unico metodo per evitare il pagamento del canone che verrebbe comunque inserito di diritto all’interno delle bollette della luce: bollette pazze ed anche molto salate, specialmente per la prima rata, che include – almeno per quest’anno – sette mesi di canone televisivo, ovvero da gennaio a luglio.
C’è il rischio caos e confusione per il pagamento del canone televisivo, perché molte persone che non dovrebbero pagare il canone – perché esenti – si sono viste recapitare comunque la bolletta maggiorata, mentre molti altri utenti non hanno ricevuto la maggiorazione della bolletta nonostante siano in possesso di apparecchio televisivo. Cosa fare per risolvere questi due problemi, che sono i più comuni?
Se la bolletta è maggiorata senza motivo, non bisogna pagare il canone TV: è quanto ha dichiarato l’Agenzia delle Entrate in una comunicazione effettuata direttamente sul social Facebook in cui ha comunicato che in caso di errore, se il pagamento del canone non è dovuto bisogna semplicemente pagare la quota energia ignorando la parte relativa al canone. Se non abbiamo ricevuto la maggiorazione della bolletta, invece, è possibile che essa arriverà nella prossima fattura: non rimane, quindi, che attendere.