Boom voucher: secondo Cgil troppo in uso. Lanciata campagna di eliminazione per il 2017
Il 2017 potrebbe essere l’anno decisivo per ciò che i sindacati chiedono da tempo: la cancellazione dei voucher, i cosiddetti “buoni lavoro” che nell’ultimo periodo sono stati utilizzati in quantità abbastanza elevate, tali da giustificare un possibile sospetto di “uso distorto” e non applicabile alle normali regole di utilizzo degli stessi.
Già da tempo si discute di questi prodotti, forme di lavoro per le quali nell’ultimo periodo sono stati applicati dei cambiamenti sostanziali: infatti, da qualche mese non si possono più utilizzare i voucher lavoro senza precisa informazione del datore di lavoro, che deve presentare un modulo informativo secondo le tempistiche decise dalla normativa.
Ma nonostante ciò, continua ad esserci un boom di utilizzo dei voucher lavoro, particolarmente in voga anche perché rappresentano adesso un metodo interessante e sostitutivo dei classici contratti di lavoro, in quanto non richiedono le medesime certezze di questi ultimi e sono decisamente più “smart” per i datori di lavoro. Solo la Toscana è a quota dieci milioni: un bilancio, quello del 2016, che probabilmente lascia da pensare, perché l’aumento dei voucher potrebbe comunque indicare un aumento del precariato ed una diminuzione dei diritti del lavoratore. I dati sono ancor più preoccupanti se consideriamo che, in concomitanza a ciò, stiamo assistendo anche ad un calo sostanziale delle assunzioni a tempo indeterminato (il 30%).