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Decalogo saldi 2018: quali sono le regole di Confcommercio

Decalogo saldi 2018: ancora una volta la Confcommercio snocciola il suo decalogo sugli sconti e fornisce i suoi consigli utili per evitare fregature e malaffare

Non è vero che gli affari, con i saldi, sono sempre dietro l’angolo. Molto spesso, sempre più spesso, anzi, accade proprio che chi si affida ai saldi lo faccia senza una giusta cognizione di causa e senza spesso rendersi conto della possibile truffa dietro l’angolo. Perché se è vero che da un lato i saldi possono essere un vero e proprio aiuto per comprare in sconto abbigliamento, oggetti utili, ma anche i giocattoli per i nostri bambini, dall’altro lato è anche vero che negozianti non particolarmente attenti alle regole potrebbero rischiare di mettere in discussione la serietà stessa degli sconti.

E così, quando si parla di decalogo saldi, si parla di regole che dovrebbero essere seguite dal negoziante ma anche dal consumatore stesso: quali sono queste regole? Nello specifico, il negoziante deve accettare la carta elettronica come metodo di pagamento, indicando sul capo – che comunque deve essere di stagione – il prezzo originario, la percentuale dello sconto ed ovviamente anche il costo finale del prodotto che viene venduto e quindi proposto in saldo.

Regole da rispettare e che in effetti l’acquirente deve conoscere e far rispettare.

 

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