Disoccupazione assegno di ricollocazione: meno di 3 mila persone disoccupate in Naspi hanno fatto domanda per averlo attribuito
Maurizio Del Conte, professore dell’Università Bocconi di Milano e presidente dell’Agenzia nazionale politiche attive del Lavoro, è un forte sostenitore della Riforma degli ammortizzatori sociali.
E proprio quest’ultima è inserita all’interno del Jobs Act ed è atta a sostenere i disoccupati che cercano un impiego: Del Conte parla della grande importanza che avrebbe l’attivazione di una campagna di informazione, dove vengano rese chiare le condizioni positive nel caso in cui si richieda l’assegno di ricollocazione.
Tra coloro che rientrano nel programma di sperimentazione, solamente il 10% ha fatto domanda per riceverlo, mentre il 90% di coloro che hanno ricevuto la lettera, ha invece pensato alla strada della rinuncia a causa di una forte paura di perdere il sostegno ottenuto contro la disoccupazione, nel caso dovessero trovarsi di fronte all’eventualità di dover rifiutare un’ eventuale opportunità di lavoro a loro offerta.
Del Conte pensa che per andare avanti nella maniera migliore anche per raggiungere obbiettivi comuni in tema di ammortizzatori sociali, si dovrebbe avere più fiducia in politiche che riguardano attivamente tale settore.
L’assegno di ricollocazione varia da un importo che va da 250 euro a 5 mila euro, in base al livello di occupazione e del contratto ed esso risulta essere completamente compatibile con la Naspi permettendo al beneficiario di continuarne a percepirne il sussidio.