Polizze terremoti nel mondo: quali sono i comportamenti degli altri Stati
L’Italia è, senza alcun dubbio, una delle nazioni a più elevato rischio sismico, con preferenza che va in particolare verso il centro ed il Sud Italia. Le ultime scosse di terremoto che si sono verificate nel centro del Belpaese e che hanno raso al suolo molte località come Accumoli ed Amatrice, hanno fatto riflettere anche sulla necessità di regolarizzare una situazione di controllo e prevenzione sugli edifici, molti dei quali – specialmente in città di antica costruzione – non rispettano le normative sismiche.
Ma il problema non riguarda solo il rispetto delle normative in fatto di costruzioni. Il punto è che nel nostro paese non sono ancora ben configurate delle polizze sui terremoti e su altre calamità naturali che possano dare sostegno alle persone terremotate ed alle famiglie delle vittime di terremoti. Di questo si sta discutendo negli ultimi tempi, ma quali sono le notizie sui comportamenti che vigono negli altri paesi del mondo?
Sulle polizze terremoti nel mondo possiamo dire che se in Italia meno dell’1% delle case è coperto da assicurazioni sui terremoti, in Romania e Turchia vige l’obbligo ad assicurare gli edifici, mentre Francia, Spagna e Belgio danno la possibilità di scegliere. In California, ad esempio, il comportamento di fronte al rischio terremoti è volontario, ma le compagnie assicurative sono obbligate ad offrire premi ed incentivi mentre non è previsto alcun particolare comportamento dello Stato. Cosa succede in altri paesi? Particolare è il comportamento del Giappone, dove invece lo Stato prende il ruolo di ri-assicuratore e deve coprire una capacità di quasi 40 miliardi di dollari.