Scatola nera edifici: la sua utilità potrebbe essere sostanziale in caso di terremoti ed altre calamità
In queste ultime settimane, specialmente dopo il terremoto che ha colpito il centro Italia – e che sta continuando a far paura agli abitanti delle cittadine colpite, come Amatrice ed Accumoli – si parla sempre di più della possibilità di preventivare un sistema assicurativo sugli edifici e sugli immobili colpiti dai disastri.
Proprio perché le scosse, al giorno d’oggi, aumentano sempre di più e molti edifici non sono ‘sicuri’, soprattutto nei centri storici delle cittadine di un tempo – come il borgo medioevale di Amatrice – sta diventando sempre più necessario predisporre un progetto di controllo e di salvataggio in caso di disastri e calamità naturali, come terremoti oppure incendi.
La scatola nera per gli edifici dovrebbe funzionare in tal senso: nel caso di terremoto, esplosione oppure di incendio in grado di mettere a rischio l’incolumità del palazzo e dei suoi abitanti, il sensore posto all’interno della scatola nera può comunicare con gli operatori di emergenza e dare informazioni sulla sicurezza (o meno) di entrare in quell’edificio. Dopo l’emergenza, i sensori possono essere in grado di fornire informazioni sull’agibilità della struttura e su altre necessità dando un vero e proprio report in tempo reale a seguito di una catastrofe.