Stretta su voucher lavoro: quali sono le possibilità per i dipendenti di essere tutelati? Cambiamenti e sanzioni previste
Al giorno d’oggi assumere un dipendente può essere molto problematico per un’azienda, costretta, dal punto di vista economico, ad affrontare delle spese e dei costi che possono comportare non pochi problemi di gestione delle già scarse risorse a disposizione. Per questo motivo, molte imprese hanno preferito utilizzare sistemi di collaborazione esterna, senza assumere nuovi dipendenti, in maniera da non pesare in maniera eccessiva sulle tasche dell’azienda. Il problema è che spesso, questa situazione si rende come una sorta di via traversa da percorrere per evitare spese effettive: anche laddove un dipendente debba essere assunto per via di continuità lavorativa, spesso si camuffa il suo lavoro con la prestazione accessoria, con una vera e propria evasione ai danni dell’azienda.
Ma con la decisione del Consiglio dei Ministri in merito alla modifica del Jobs Act, ben presto questa situazione cambierà. Infatti, con la nuova tracciabilità e la stretta su voucher lavoro, quando un’azienda ‘si serve’ di una o più persone per il lavoro accessorio, dovrà effettuare la specifica comunicazione all’ispettorato del lavoro, inserendo anche le dovute informazioni sui dati del lavoratore e sulla durata della prestazione lavorativa.
Nel caso diverso, sono previste delle sanzioni: imprenditori o professionisti dovranno spendere dai 200 ai 2400 euro che variano a seconda del tipo di prestazione.