La Grecia proprio non ha digerito l’esclusione dal summit dei Paesi balcanici per decidere una linea comune rispetto al problema dei migranti, convocata dall’Austria. L’ambasciatore ellenico in Austria, Aliferi, è stato richiamato in patria per consultazioni. La Grecia ha dichiarato che non sono accettabili soluzioni unilaterali che non tengano conto delle esigenze di tutti i Paesi e che la Grecia non accetterà di diventare il Libano d’Europa e che a fronte di decisioni unilaterali da parte di altri Paesi, anche la Grecia può assumerne.
Intanto, dopo l’Austria che ha dichiaratola disponibilità a fare entrare solo 80 richiedente asilo al giorno, ora anche la Macedonia ha indicato il limite di 100 al giorno. In Grecia ci sono 3 mila migranti al campo profughi di Idomeni, nei pressi del confine macedone, 2 mila a Drovata, vicino a Salonicco e 5 mila a bordo di autobus.
Questa mattina 400 migranti si sono messi in cammino da Salonicco verso il confine con la Macedonia, mentre si registra anche un drammatico avvenimento: due migranti pachistani hanno tentato di impiccarsi nella piazza Viktoria ad Atene e sono stati salvati da altri migranti e trasportati in ospedale. Oggi, sul tema dei migranti, è in corso la riunione dei ministri dell’interno Europei a Bruxelles.